martedì 7 gennaio 2014

Tutti quanti abbiamo un orto (o lo vorremmo)

Abbiamo visto quali sono le cose di cui bisogna tenere conto prima di tutto.
Ci sono vari tipi di orto:

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  • il mini-orto: in vaso, sul davanzale, in un'aiuola del giardino.
  • l'orto del fine settimana: l'orto sociale che ci è stato assegnato, quello che facciamo nel pezzetto di terra della seconda casa.
  • l'orto di casa: il primo passo verso l'autosufficienza.
  • l'orto professionale: quando l'autosufficienza arriva attraverso la vendita dei propri prodotti. 
Il mini-orto è in casa, quindi sempre e facilmente accessibile. E' adatto per coltivare soprattutto ciò che è poco ingombrante e cresce rapidamente, fornendo magari più raccolti: insalate di tutti i tipi, aromatiche, qualche pianta di pomodoro, melanzana o peperone, cavolo da foglia, cipollotti, se si possono usare supporti una o due piante di cetriolo e dei legumi rampicanti.

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Nel secondo caso, l'orto a distanza, prevarranno le piante che hanno meno bisogno di cure quotidiane, che tollerano più facilmente una breve mancanza di acqua: è consigliabile un impianto di irrigazione automatizzato, ma non sempre è possibile installarlo. Se lo spazio scarseggia, bisognerà anche qui ingegnarsi nello sfruttare ogni possibilità.
L'orto professionale richiede spazi ampi adatti all'uso di macchine, il più pianeggianti possibile. E' praticamente indispensabile anche almeno una serra, per produrre le piantine, per anticipare alcune colture e portarne a termine altre.

via Pinterest - http://www.pennandcordsgarden.com/greenhouses.html
Se guardiamo all'orto di casa con un approccio permacolturale, questo si colloca nella zona 1: richiede visite quotidiane, anche extra-lavorative: se stiamo cucinando e ci viene in mente di usare qualcosa, può capitare di doverla andare a prendere direttamente nell'orto, anche se piove o sta calando la sera. Il posto giusto delle aromatiche in effetti è il più vicino possibile alla cucina.
Fornisce verdure, fiori, frutta, cibo per alcuni animali allevati (piante a fine ciclo, scarti, insetti).
Richiede manodopera, acqua, letame compostato.
Per questi motivi se possibile dovrebbe essere vicino sia alle stalle che alla zona di compostaggio.
Si avvantaggia del mantenimento e della vicinanza di spazi selvatici, serbatoio di predatori naturali per i parassiti delle nostre colture: uno stagno, anche piccolo; muretti a secco, siepi, prati incolti, dovrebbero essere considerati e integrati nella progettazione.

via Pinterest - pinned by Edgar Poppy

Aiuole o contenitori tutti delle stesse dimensioni facilitano la gestione ma può essere utile prevedere aiuole piccole da dedicare alle coltivazioni che richiedono superfici modeste come ad es. il prezzemolo o la valeriana; aiuole standard per la maggior parte delle coltivazioni e aiuole maxi per quelle che occupano più spazio, come le patate. In alternativa, possiamo semplicemente variare il numero di aiuole assegnate a ciascuna coltura. Sta a noi valutare qual è il modo più semplice di gestire l'alternanza delle coltivazioni.

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